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martedì 1 ottobre 2013

Controindicazioni nel trattamento della riflessologia plantare

Vi sono delle controindicazioni che devono essere valutate attentamente prima di optare per il trattamento. Queste controindicazioni sono di solito rigide se la causa della stessa controindicazione è elevata e grave, quindi  non si deve praticare la riflessologia plantare fino a che sussiste il problema, in alcuni casi invece, il riflessologo può determinare di trattare alcune zone che non interferiscono, e tralasciarne altre che possono interferire disturbando o aggravando la situazione del problema in atto.
Per esempio, nel caso di una grave malattia infettiva non si deve praticare la riflessologia plantare, ma una volta passato lo stato acuto, per vari motivi  il trattamento diventa opportuno consigliabile, e comunque dipende anche dal tipo di malattia infettiva di cui si è infetti.

La riflessologia è controindicata nei seguenti casi:
grave malattia infettiva
trombosi
qualunque disturbo che necessita di  un intervento chirurico
prima di essere sottoposti ad intervento chirurgico d'urgenza
subito dopo un intervento chirurgico
cancrena o gravi infezioni alle gambe o ai piedi
donne in stato interessante fino al quarto mese e gravidanze a rischio
trattamento farmacologico intenso (occorre il benestare del medico curante)
diabete grave
recente attacco cardiaco (si può praticare dopo 6 mesi dall'attacco dietro benestare del medico curante)
psicosi acuta
linfoma
stomaco molto pieno o prima di due ore dal pasto

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