Pagine

venerdì 30 agosto 2013

Stress e Rilassamento, le due facce opposte della stessa medaglia.

Lo stress nel corpo

Immaginiamo per un momento che lo stress sia un fluido che man mano che si forma va a depositarsi in un contenitore. Questo viene riempito ogni giorno da vari fattori  stressanti. Il sistema all’interno di noi è capace di gestire questo flusso che ogni giorno inevitabilmente riempie il recipiente, tiene sotto controllo il livello e lo dissolve naturalmente e in modo efficace, così da poter essere in grado di subire e assorbire  il naturale  stress che riceviamo  di giorno in giorno,  senza che il contenitore vada sotto pressione e crei delle conseguenze al sistema principale. Infatti, la giusta quantità di flusso di stress è sicuramente positiva, la giusta quantità é tale se ci sprona e non ci "stressa". Ma quando lo stress diventa troppo e il flusso in arrivo è superiore alla normale capacità di smaltirlo, il sistema non riesce a farsi carico adeguatamente, allora questo simbolico  contenitore  assume il significato di una pentola a pressione. In questa fase “sentiamo” di essere troppo  stressati. In questa condizione possiamo ancora agire per evitare disagi ulteriori. 
Se la situazione non cambia, come si comporta il sistema per sopravvivere e scongiurare lo scoppio della pentola?
Apre per così dire una valvola di sicurezza per fare uscire una dose di quello stress che rendeva pericolosa la situazione.  
Dove va a finire quello stress? 
Viene distribuito nel corpo sotto forma di energia o tensione negativa.  Essa va a depositarsi in  quell’organo che  più riflette la natura del conflitto che determina l’accumulo di stress seguendo una logica: quella della metafora, creando così i più svariati  disturbi fisici ed emozionali, dal più piccolo e insignificante  al più significativo e deleterio. (ovviamente qui non parliamo di disturbi causati da traumi fisici come una caduta o un incidente,  o dall'assunzione di agenti chimici nelle varie forme).

 Acidosi e alcalinità.
Lo stress  scaricato così nel corpo,  fa aumentare  l’acidosi corporea.   Il suo antagonista è l’alcalinità .   
Il rilassamento profondo,  contrasta  l’acidosi  poiché aumenta l’alcalinità.   In altre parole, più ci stressiamo e  più aumenta l’acidosi,  più ci rilassiamo e sciogliamo lo stress e più aumenta l’alcalinità.  Le due si annullano reciprocamente una con l’altra, come la luce con il buio, se emerge una svanisce  l’altra.

Perché è importante questo aspetto per ognuno di noi nella prevenzione?  Perché un ambiente acido è un ambiente fertile alla malattia, mentre un ambiente alcalino impedisce lo svilupparsi della malattia. Qualsiasi  malattia per nascere e mantenersi ha bisogno dell’acidosi.  Questa può aumentare  con lo stress, con una pessima alimentazione,  o con l'assunzione di agenti chimici nelle varie forme.  Dall’altro  lato,  con il rilassamento profondo della mente per mezzo di  tecniche naturali e “scientifiche” (per “scientifiche”  si vuole specificare che queste tecniche sono razionali e del tutto  dimostrabili),  si è in grado di fare fluire uno stato di rilassamento e di  benessere in  tutto il corpo, influenzando effettivamente le  fibre, i tessuti e le cellule.  
Questo cambiamento di stato viene avvertito con sensazioni piacevoli  durante il trattamento. 

Lo stress è la principale causa di malattie della psiche e del corpo, e l’eliminazione dello stesso è il principale mezzo  della prevenzione.  

Facciamo un esempio.  Se la persona vive una situazione stressante e magari sente di avere delle responsabilità inopportune, o comunque troppo pesanti da portare, e si sente di non farcela più,  sia a livello fisico  emotivo. Forse perché vorrebbe essere in grado di risolvere una situazione personale, oppure una situazione finanziaria che   sente troppo  pesante .                                           (La sensazione qualunque essa sia,  deve essere vissuta dalla persona in quel modo, indipendentemente dalla causa o dalla portata,  non tanto se è enorme o piccola, ma é come la vive la persona che fa la differenza, infatti molte persone non si fanno stressare da molteplici problemi anche gravi, mentre altri si esauriscono facendosi stressare per un qualcosa che a confronto é insignificante.)  A questo punto la pentola va sotto pressione e per fare sopravvivere il sistema principale, apre la valvola  facendo rilasciare una dose di stress che va  a depositarsi probabilmente sulle spalle, che metaforicamente   sono quelle che “sostengono” o “portano” i pesi,  oppure sulla schiena in generale,  poiché anche quella è generalmente riconosciuta  come quella che sostiene il peso del corpo.
 

Cosa possiamo fare?

Le tecniche per eliminare o sciogliere lo stress sono tante quanto le vie e i mezzi per andare in un determinato luogo. Immaginiamo che arrivare a destinazione in un luogo rappresenti lo scioglimento totale dello stress accumulato.  Se per esempio vogliamo andare a Roma, possiamo andarci in aereo, in macchina in autobus, in moto, in bici, a piedi, in taxi, a nuoto, in nave, in barca, in motoscafo, ecc…ecc…   ma possiamo anche usare in sinergia più mezzi, tutto dipende dalle circostanze.  Così sono i mezzi o le strade per sciogliere lo stress e fare provare alla mente e al corpo la serenità e il rilassamento necessario. Vi sono molte tecniche per raggiungere lo scopo.  Queste tecniche possono agire con questa dinamica: corpo-mente-corpo,  cioè si stimola il corpo (ad esempio la riflessologia plantare) che da segnali alla mente di agire sul corpo; oppure con quest’altra dinamica: mente-corpo. In questo caso la mente è stimolata per esempio da una visualizzazione riflettendo benefici sul corpo ma anche sulle emozioni. Si possono usare anche le due dinamiche in sinergia. Da ciò si comprende che, nella sua essenza  sciogliere lo stress in modo naturale è la preoccupazione primaria nella prevenzione, ma anche nel benessere, poiché sottoporsi a tali trattamenti é molto piacevole, soprattutto se chi la pratica è motivato  dalla continua ricerca, dalla consapevolezza delle potenzialità di tali metodi, dalla passione e soprattutto da un atteggiamento umile interessato a rendere un  valido servizio alle persone.

Alcune informazioni sono state tratte dal libro  "Vogliono farti ammalare!" di Kevin Trudeau ed. Oscar Saggi Mondadori.