Pagine

sabato 30 agosto 2014

E.F.T. Tecniche di libertà emotiva

Lo stress è un po’  come un contenitore che viene riempito ogni giorno da vari fattori, il  sistema all’interno di noi è capace di gestire questo stress e dissolverlo naturalmente e in modo efficace, così da poter essere in grado di subire e assorbire  il naturale  stress che riceviamo  di giorno in giorno,  senza che il contenitore vada sotto pressione e crei delle conseguenze.  Ma quando lo stress diventa troppo, il sistema non riesce a farsi carico, allora questo simbolico  contenitore  assume il significato di una pentola a pressione, in questa fase “sentiamo” di essere troppo  stressati. In questa fase possiamo ancora agire per evitare disagi ulteriori.   Cosa fa il sistema dopo questa fase per sopravvivere e scongiurare lo scoppio della pentola? Apre per così dire una valvola di sicurezza per fare uscire una dose di quello stress che rendeva pericolosa la situazione.            Dove va a finire quello stress? Viene distribuito nel corpo sotto forma di energia o tensione negativa.  Essa va a depositarsi in  quell’organo che  più riflette la natura del conflitto che determina l’accumulo di stress seguendo una logica: quella della metafora, creando così i più svariati  disturbi fisici ed emozionali, dal più piccolo e insignificante  al più significativo e deleterio. (ovviamente qui non si prende in esame i disturbi causati da traumi fisici come una caduta, un incidente,  da esposizioni ad agenti chimici o assunzione di medicinali chimici).

Lo stress, oltre a scaricare sul corpo,  aumenta l’acidosi  corporea.   Il suo antagonista è l’alcalinità , quest’ultima  viene favorita  dal  rilassamento profondo,  contrastando  l’acidosi e aumentando  l’alcalinità.   In altre parole, più ci stressiamo e  più aumenta l’acidosi,  più ci rilassiamo e sciogliamo lo stress e più aumenta l’alcalinità.  Le due si annullano reciprocamente una con l’altra, come la luce con il buio, se emerge una svanisce la l’altra.

Perché è importante questo aspetto per ognuno di noi nella prevenzione?  Perché un ambiente acido è un ambiente fertile alla malattia mentre un ambiente alcalino non può fare sviluppare la malattia. Qualsiasi  malattia per svilupparsi ha bisogno dell’acidosi.  Questa può  aumentare  con lo stress, con una pessima alimentazione,  o con l’assunzione di farmaci chimici.  Dall’altro  lato,  con il rilassamento profondo della mente facendo uso di  tecniche naturali e “scientifiche” (per “scientifiche”  si vuole specificare che queste tecniche sono razionali e del tutto  dimostrabili),  si è in grado di fare fluire uno stato di rilassamento e di  benessere in  tutto il corpo, influenzando  effettivamente le  fibre, i tessuti e le cellule.  Questo cambiamento di stato viene avvertito con sensazioni piacevoli  durante il trattamento. 

 Lo stress è la principale causa di malattie della psiche e del corpo, e l’eliminazione dello stesso è il principale mezzo  della prevenzione.  

Facciamo un esempio.  Se la persona vive una situazione in cui ha dei fattori stressanti ma in particolare  sente di avere delle responsabilità inopportune o comunque troppo pesanti da portare  di cui si sente di non farcela più,  o comunque qualcosa  a livello fisico, perché magari  deve badare al genitore malato a letto da molto tempo, oppure  a livello emotivo forse perché vorrebbe essere in grado di risolvere una situazione personale,  oppure una situazione finanziaria che la  sente pesante . (La sensazione qualunque essa sia,  deve essere vissuta dalla persona in quel modo, indipendentemente dalla causa se questa  è enorme o piccola, è come la vive la persona che fa la differenza.)  A questo punto lo stress rilasciato dal sistema può farlo andare a depositare  sulle spalle che metaforicamente   sono quelle che “sostengono” o “portano” i pesi,  oppure sulla schiena in generale poiché anche quella è generalmente riconosciuta  come quella che sostiene il peso del corpo.

Un altro esempio. Se un fattore stressante ha a che fare con qualcosa che non riusciamo proprio a mandare giù, a digerire, e questo conflitto lo portiamo avanti per molto tempo, tanto che diventa un problema che genera oramai autonomamente dello stress, questo farà innescare il meccanismo di cui parlato sopra portando ad avere qualche problema  probabilmente alla gola o allo stomaco.

Le tecniche per eliminare o sciogliere lo stress sono tante quanto le vie e i mezzi per andare in un determinato luogo. Immaginiamo che arrivare a destinazione in un luogo rappresenti lo scioglimento totale dello stress accumulato.  Se per esempio vogliamo andare a Roma, possiamo andarci in aereo, in macchina in autobus, in moto, in bici, a piedi, in taxi, a nuoto, in nave, in barca, in motoscafo, ecc…ecc…   ma possiamo anche usare in sinergia più mezzi, tutto dipende dalle circostanze.  Così sono i mezzi o le strade per sciogliere lo stress. Vi sono molte tecniche per raggiungere lo scopo, queste  si possono usare singolarmente o in sinergia, cioè più tecniche contemporaneamente. Queste tecniche possono agire con questa dinamica: corpo-mente-corpo,  cioè si stimola il corpo (ad esempio la riflessologia plantare) che da segnali alla mente di agire sul corpo; oppure con quest’altra dinamica: mente-corpo. In questo caso la mente è stimolata direttamente riflettendo benefici sul corpo ma anche sulle emozioni. Si può usare anche le due dinamiche in sinergia. Da ciò si comprende che, nella sua essenza  sciogliere lo stress in modo naturale  è un’arte,  che va studiata e imparata, che deve essere spinta dalla passione, ma soprattutto guidata e motivata dalla consapevolezza del bene che traggono le persone  a cui si ha il privilegio di trattare.

L’ EFT, che in italiano significa tecnica di rilascio emozionale è una tecnica molto valida allo scopo.

Ti dico in breve e  a parole semplici e concetti pratici,  come funziona.

La pratica di tale tecnica è quella di formulare delle affermazioni adatte alla persone in base alla sua situazione, dopo aver fatto questo si picchetta con le dita alcuni punti fondamentali dei meridiani energetici della medicina cinese (punti che corrispondono a emozioni o qualità come coraggio, gioia vergogna cc.) e nel contempo si formula le frasi, mentre la persona  fa questo deve notare dentro di lei quale sensazione gli provoca pronunciare quelle frasi, l’operatore poi procede cambiando le frasi o facendo ripetere dei passaggi. Questo molto ma  molto in sintesi la procedura o esercizio.

Come e perché  funziona? Questa tecnica usa  le due dinamiche di cui parlato prima contemporaneamente. Le affermazioni pronunciate e sentite a livello emotivo e i picchettamenti sul corpo agiscono sulla mente con la dinamica mente-corpo, e  con la dinamica corpo-mente-corpo, ciò che rende più efficace l’EFT è l’abbinamento di entrambe.  Questa tecnica chiama in causa le emozioni che si vivono a livello conscio e soprattutto a livello inconscio, con il pronunciare l’emozione si attiva la stessa, con il picchettare e pronunciare andiamo a sciogliere proprio la dove si va a depositare lo stress che causa Sofferenza e in particolare i conflitti,   in quanto agiamo sui meridiani e punti di agopuntura, ma cosa molto importante già citato è che va a sciogliere tensioni e conflitti inconsci di cui non siamo consapevoli e che ci creano problemi, come programmi in un computer che girano autonomamente. È come se andassimo a cercarli per poi riconoscerli, acchiapparli,  e scioglierli come neve al sole. Anche questo mezzo, l’ EFT,  è molto efficace quindi per eliminare conflitti e “programmi”  nocivi nel nostro cervello.
Chi ha praticato questi esercizi ha sempre avuto grande giovamento.
Giovanni G.